Puntland. Gli elettori dello Stato semi-autonomo somalo hanno votato per le elezioni locali

di Alberto Galvi

Nello Stato semi-autonomo somalo del Puntland il 25 maggio si sono tenute le elezioni locali. Più di 387mila elettori si sono registrati per votare, la maggior parte di età compresa tra i 18 e i 30 anni. La scelta è stata tra i 3.775 candidati, il 28 per cento dei quali donne.
Sono le prime elezioni con un solo voto dal 1969, quando il dittatore Siad Barre ha preso il potere. Lo scrutinio è stato tuttavia rinviato in 3 dei 33 distretti dello Stato, inclusa la capitale Garowe. Migliaia di elettori si sono messi in fila fuori dai seggi elettorali per votare fin dalle 5 del mattino.
Il Puntland ha dichiarato l’autonomia nel 1998 e i rapporti con il governo centrale di Mogadiscio sono stati spesso tesi. Il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud, eletto dai parlamentari un anno fa, ha annunciato a marzo che le prossime elezioni nazionali si terranno a suffragio universale.
Attualmente il voto segue un complesso modello indiretto in cui i legislatori statali e i delegati dei clan scelgono i deputati del Parlamento nazionale, che a loro volta scelgono il presidente. In queste elezioni erano in corsa sette partiti.
Il presidente del Puntland Said Abdullahi Deni è stato accusato di manipolare la procedura elettorale. Deni ha accusato a sua volta i vertici del governo centrale di Mogadiscio di essere intervenuti nel loro processo democratico, indebito ripetutamente negato da Mogadiscio. Il mandato di Deni scadrà a gennaio e l’opposizione ha denunciato che potrebbe cercare di modificare la costituzione del Puntland per consentirgli di estendere il suo mandato.