di Giacomo Dolzani –
Secondo le prime stime delle forze di sicurezza locali, sarebbero almeno 40 le vittime di un attacco di un gruppo di ribelli contro il villaggio di Kamango, situato nello stato del Nord Kivu, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo; nella strage sarebbero inoltre rimaste ferite gravemente decine di persone e, secondo le fonti, si tratterebbe unicamente di civili.
Da quanto si apprende dai comunicati ufficiali, i guerriglieri sarebbero tutti di nazionalità ugandese; spesso Kinshasa ha infatti accusato Uganda e Ruanda di appoggiare i gruppi armati attivi nella zona per destabilizzare l’area, il cui sottosuolo è ricco di carbone e minerali.
Nonostante il governo congolese abbia annunciato, solo pochi mesi fa, che il proprio esercito ha sconfitto le forze del Movimento 23 marzo (M23), gruppo ribelle la cui attività era concentrata proprio nella regione del Nord Kivu, la scia di sangue non sembra comunque essersi interrotta ed ampie aree del paese sono ben lungi dall’essere poste sotto il controllo delle forze governative.
