Raccontò i fatti di Tienanmen: Dalù riceve il passaporto italiano di rifugiato

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L’AgenPress ha riportato oggi che “Dalù”, lo speaker della Radio di Shanghai che il 4 giugno 1995 aveva commemorato in diretta l’anniversario del massacro di Tienanmen, ha ricevuto dalle autorità italiane il passaporto di rifugiato. “Un documento – come sottolinea lo stesso Dalù – che sostituisce per sempre il mio passaporto cinese. L’incubo è finito”.
Dai fatti di Tienanmen Dalù (si tratta di uno pseudonimo) ha vissuto come perseguitato dalle autorità cinesi per la sua denuncia in un programma radiofonico di quanto stava accadendo, ovvero il massacro di centinaia di giovani, anche stritolati dai carri armati, che protestavano contro il regime del Partito Comunista Cinese.
Dalù è stato assistito nella sua richiesta dall’avvocato marchigiano Luca Antonietti, il quale ha raccontato, come riporta la AgenPress, che “il caso mi è stato subito segnalato da un amico del posto, incuriosito dalla presenza di un cinese nella chiesa del borgo. Ho deciso non solo di fornire assistenza legale, ma anche di offrirgli ospitalità. È diventato uno di famiglia”.