Repubblica Dominicana. Il governo ha iniziato a costruire un muro lungo il confine con Haiti

di Alberto Galvi

Il governo della Repubblica Dominicana ha iniziato a costruire un muro lungo il confine con Haiti nel tentativo di fermare l’immigrazione irregolare e il contrabbando di armi, droga e merci. La Repubblica Dominicana è una nazione di lingua spagnola di circa 11 milioni di persone.
Il presidente dominicano Luis Abinader ha partecipato lo scorso 20 febbraio alla cerimonia di inaugurazione del progetto, che mira a costruire ima barriera di 164 chilometri con 70 torri di avvistamento e 41 varchi di accesso per il pattugliamento. Il muro di cemento, sormontato da una rete metallica, sarà alto 3,9 metri e avrà fibre ottiche per comunicazioni, sensori di movimento, telecamere, radar e droni.
La costruzione del muro è iniziata nella provincia di Dajabón, a circa 230 chilometri a nord-ovest della capitale Santo Domingo, e alla fine l’opera coprirà quasi la metà del confine di 392 chilometri con Haiti. I due paesi condividono l’isola di Hispaniola e un passato coloniale, ma sono sempre più lontani l’uno dall’altro in termini di sviluppo. Haiti è la nazione più povera delle Americhe, mentre la Repubblica Dominicana è una popolare destinazione turistica caraibica.
Haiti sta affrontando una crescente instabilità dovuta al peggioramento della situazione politica ed economica dopo l’assassinio del presidente Jovenel Moise lo scorso luglio. A causa dell’aumento della violenza delle bande e dello stallo politico, molti haitiani hanno attraversato il confine con la Repubblica Dominicana senza documenti, in cerca di lavoro nell’agricoltura o nel settore edile.
Vivono nella Repubblica Dominicana circa 500mila haitiani e decine di migliaia dei loro discendenti: l’esodo degli haitiani risale almeno al 2010, quando l’isola fu colpita da un terremoto di magnitudo 7,2 che uccise circa 316mila persone e devastò gran parte del paese.
Inoltre è sempre più difficile per gli haitiani stabilirsi in altri paesi come Stati Uniti, Cile, Brasile e Messico in cerca di sicurezza e opportunità di lavoro, in quanto i governi della regione hanno inasprito nei loro confronti le restrizioni ai confini.
E’ stato stimato che la prima fase del progetto sarà completata entro 9 mesi e che il muro di confine ridurrà il contrabbando di prodotti commerciali e armi, combattendo così la criminalità organizzata in entrambi i paesi.