Russia. Attacco terroristico alla metro di San Pietroburgo, 14 morti

Notizie Geopolitiche –

Ammonta a 14 vittime il bilancio, ancora provvisorio, dell’azione terroristica che ha sconvolto poco dopo mezzogiorno la città russa di San Pietroburgo: un ordigno, ma si parla anche di un secondo disinnescato dagli artificieri, è esploso nella metropolitana della città su un treno che viaggiava tra due fermate, le stazioni di Sennaya Ploshchad e di Tekhnologichesky Institut. Un portavoce del governatore della città ha parlato su Twitter di 50 feriti, ma il numero è stato poi ridimensionato a 40.
Immediatamente sul posto sono pervenute le forze antiterrorismo e sette fermate della metropolitana sono state chiuse; foto scattate con i cellulari, che stanno girando in rete, mostrano un vagone squarciato da un’esplosione e fumo che esce dalle pensiline, mentre la stampa parla di bombe confezionate con almeno 2 – 300 grammi di tritolo.
La Ria Novosti ha riferito che il presidente russo Vladimir Putin, che in quelle ore si trovava proprio a San Pietroburgo per incontrare l’omologo bielorusso Alexander Lukashenko, è stato immediatamente informato ed ha poi dichiarato che “I motivi al momento non sono chiari, non escludiamo nessuna pista, ne’ criminale, ne’ terroristica”.
Sono molti i possibili attori dell’azione terroristica di oggi: la Russia è stata determinante nelle operazioni in Siria contro l’Isis, contro al-Qaeda (Jabat Fath al-Sham) e contro i gruppi salafiti ribelli alleati di quest’ultima, specialmente ad Aleppo.
Di pari passo l’attacco potrebbe essere stato portato a termine, com’è avvenuto in passato, dai separatisti della Cecenia o dalle formazioni dell’”Emirato del Caucaso”.
Nel 2010 38 persone sono rimaste uccise in un duplice attentato kamikaze nella metropolitana di Mosca. Nel 2004 333 persone, di cui la metà bambini, sono rimasti uccisi nell’assalto ad una scuola di Beslan, nell’Ossezia del Nord. Nel 2002 un’azione terroristica al teatro Dubrovka di Mosca ha causato 169 morti di cui 39 terroristi.
Nell’ottobre 2015 un’esplosione sull’Airbus 321 della compagnia Kogalymavia, decollato da Sharm el-Sheikh, ha causato 224 morti di cui 27 bambini.