di Alberto Galvi –
In Senegal è stata annullata la rimozione dalle liste elettorali di Ousmane Sonko, che era arrivato terzo alle elezioni presidenziali del 2019. Le autorità avevano rimosso il nome di Sonko dalle liste che gli impedivano di partecipare alle elezioni presidenziali del febbraio 2024. Gli avvocati di Sonko hanno affermato che il loro cliente potrebbe ora presentarsi alla competizione elettorale, ma lo Stato ha già annunciato appello contro la decisione del giudice, per non permettere a Sonko di candidarsi.
Alla fine di luglio Sonko è stato incarcerato con una nuova serie di accuse, tra cui fomentazione dell’insurrezione, associazione a delinquere in relazione a un’impresa terroristica e indebolimento della sicurezza dello Stato per incidenti risalenti al 2021. La sua condanna a giugno ha scatenato scontri che hanno provocato diversi morti.
Gli avvocati hanno contestato la radiazione dall’albo degli aventi diritto al voto davanti a un tribunale di Ziguinchor, dove Sonko è sindaco e dove è stato registrato. Questa azione è stata presentata da una parte della stampa come l’ultima possibilità per presentarsi alle elezioni. Sonko è stato riconosciuto colpevole il 1 giugno di dissolutezza su minore e condannato a due anni di carcere. Dopo aver rifiutato di comparire al processo, che ha denunciato come un complotto per escluderlo dalle elezioni, è stato condannato in contumacia.
Le autorità indicano la sua responsabilità indiretta in una serie di episodi di protesta dal 2021, il più grave a giugno, che hanno provocato diversi morti.
