Senegal. Il tribunale di Dakar ha ordinato la reintegrazione del leader dell’opposizione incarcerato Sonko

di Alberto Galvi

In Senegal è stato ordinato dal tribunale di Dakar la reintegrazione del leader dell’opposizione incarcerato Ousmane Sonko nelle liste elettorali, una sentenza che potrebbe aprirgli la strada per candidarsi alle elezioni presidenziali di febbraio. Il governo farà appello a questa sentenza.
Ordinando la reintegrazione di Sonko, il giudice della capitale Dakar ha confermato una sentenza emessa in ottobre da un tribunale di Ziguinchor, la città del sud dove Sonko è sindaco.
Negli ultimi due anni Sonko ha affrontato numerosi casi giudiziari per accuse tra cui diffamazione e stupro, cose che lui nega. Sonko era stato assolto dall’accusa di stupro a giugno, ma condannato a due anni di carcere per comportamento immorale nei confronti di individui di età inferiore ai 21 anni. È stato arrestato a luglio per insurrezione ed è stato cancellato dalle liste elettorali, una decisione che potenzialmente lo ha escluso dal voto di febbraio.
Sonko è tuttora in carcere, ma ha già intrapreso uno sciopero della fame durante la sua prigionia. La decisione della corte consentirebbe potenzialmente a Sonko di partecipare alle elezioni presidenziali del febbraio 2024. Sonko è arrivato terzo alle elezioni presidenziali del Senegal del 2019, ed è visto come il principale sfidante dell’opposizione nella corsa per succedere al presidente Macky Sall. Sonko ha tempo fino al 26 dicembre per presentare la sua candidatura e ottenere i necessari patrocini.