Senegal. Inflitta al leader dell’opposizione Sonko una pena detentiva per diffamazione

di Alberto Galvi

Un tribunale della capitale Dakar in Senegal ha inflitto al leader dell’opposizione Ousmane Sonko una pena detentiva, poi sospesa, di due mesi per diffamazione. Il tribunale lo ha ritenuto colpevole di aver diffamato il ministro del Turismo Mame Mbaye Niang accusandolo di appropriazione indebita.
Sonko, assente all’udienza, è stato condannato anche a pagare una multa di 300mila euro, da corrispondere al ministro, ma la sentenza non impedirà all’oppositore di candidarsi alle elezioni presidenziali del prossimo anno.
I suoi sostenitori sono ripetutamente scesi in piazza per denunciare quella che dicono essere una campagna politicamente motivata. Nelle ultime settimane centinaia di persone sono state arrestate, anche tra i sostenitori di Sonko.
Sonko è il leader del partito di opposizione Pastef, ed è arrivato terzo alle elezioni presidenziali del 2019. Attualmente è considerato il principale oppositore politico del presidente in carica Macky Sall.
Sonko deve anche affrontare accuse di aver violentato una dipendente di un salone di bellezza e di averla minacciata di morte nel 2021, accuse che ha sempre negato e che i suoi ritengono politicamente motivate.
Una recente modifica alla costituzione, consentirà a Sall di candidarsi per un terzo mandato. Tale decisione sta provocando violente proteste in tutto il paese.