SERBIA. Crisi del nord-Kosovo, si rafforzano le barricate.

Ansa, 18 set 11 –

Nel nord del Kosovo la popolazione serba, che protesta contro la presa di controllo di due posti di frontiera con la Serbia da parte dei poliziotti e doganieri kosovari albanesi appoggiati dalla missione europea Eulex, hanno trascorso la notte sulle barricate e ai posti di blocco che hanno ulteriormente rafforzato e intensificato, paralizzando praticamente la circolazione nell’intera regione settentrionale del Kosovo, a maggioranza serba. Nonostante la forte tensione, la notte e’ trascorsa senza incidenti di rilievo. In tarda serata ieri si e’ registrato un lancio di sassi all’altezza del ponte sul fiume Ibar che divide in due Kosovska Mitrovica (la parte serba a nord, quella albanese a sud), ma l’episodio e’ rimasto circoscritto e non ha avuto seguito. Il ponte sull’Ibar a Mitrovica e i due posti di frontiera di Jarinje (nr 1) e Brnjak (nr 31), dove ieri mattina sono giunti i poliziotti e i doganieri albanesi kosovari e della missione Eulex, restano chiusi al traffico e sono massicciamente presidiati dai militari della Kfor (Forza Nato in Kosovo) in assetto antisommossa. In corrispondenza dei due valichi i serbi hanno eretto barricate con cumuli di sassi e ghiaia alti alcuni metri. Blocchi stradali con camion, auto, trattori e travi di legno impediscono la circolazione lungo le principali strade che collegano Kosovska Mitrovica con gli altri centri del nord. Le interruzioni causano difficolta’ anche alle truppe della Kfor e alle unita’ di Eulex, costrette con i loro mezzi a percorrere itinerari alternativi e molto piu’ lunghi per raggiungere le rispettive basi in Kosovo.