Siria. Aleppo: i jihadisti si lanciano in una controffensiva, ma vengono rallentati dai jet russi

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Al-nusraLe forze jihadiste di Jabhar Fath al-Sham, fino a pochi giorni fa Jabat al-Nusra (al-Qaeda), e quelle dei ribelli loro alleati si sono lanciate ad Aleppo in una controffensiva volta a rompere l’assedio, dopo che le forze regolari, supportate dagli Hezbollah libanesi, dai curdi dell’Ypg e da unità dei pasdaran iraniani, sono riuscite a circondare la città tagliando le vie di accesso e quindi i rifornimenti.
Le notizie riportano di decine di morti da entrambe le parti, ma a rallentare le operazioni dei jihadisti e dei ribelli sono ora i raid russi i quali, non essendo del tutto “chirurgici”, hanno provocato vittime tra i civili, almeno 11 secondo le testimonianze, di cui 5 bambini.
La controffensiva dimostra che non è stata attesa la proposta di perdono presidenziale lanciata da Bashar al-Assad per chi si fosse arreso dal 28 luglio entro i tre mesi, la quale prevedeva anche l’apertura di quattro corridoi di cui tre umanitari ed uno a nord per i militari intenzionati a depositare le armi.
Incominciate alcuni mesi fa, le operazioni siriane su Aleppo sono state un attacco preventivo dopo che i satelliti russi avevano permesso di appurare l’ammassamento di jihadisti pronti a lanciarsi in un’offensiva. Si trattava dei miliziani di Jabat al-Nusra, diramazione siriana di al-Qaeda e come tale esclusi dalla tregua del 27 febbraio, e dei loro alleati di Jaysh al-Islam e di Ansar al-Sham, i quali, pur sedendo al tavolo delle trattative di Ginevra in forza alla composita delegazione delle opposizioni (Hnc), non hanno rispettato la tregua ed hanno continuano a combattere.
Nei giorni scorsi vi sono state numerose vittime civili a causa dei bombardamenti con l’artiglieria da parte dei ribelli sui quartieri controllati dall’esercito e da parte degli aerei e dell’artiglieria dei militari regolari sui quartieri controllati dai jihadisti e dai ribelli.