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Mentre procede a singhiozzo l’evacuazione dei civili e dei combattenti da Aleppo est, a New York il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è riuscito a trovare la quadratura del cerchio sulla proposta francese, per cui è stato approvata all’unanimità la risoluzione volta a far giungere nella città siriana osservatori dell’organismo sovranazionale. La Risoluzione recita infatti che il Consiglio di sicurezza “chiede al segretario generale di adottare misure urgenti in modo da fornire disposizioni in coordinamento con le parti interessate, per consentire il monitoraggio da parte delle Nazioni Unite sul benessere dei civili nei quartieri orientali della città di Aleppo”.
Le ultime notizie riportate dalla Croce Rossa indicano in 25mila il numero delle persone evacuate, ed oggi i megafoni dell’esercito vanno intimando ai ribelli e qaedisti ancora presenti in città di lasciare le loro posizioni e di approfittare dei corridoi umanitari per essere portati nella provincia di Idlib, ancora in mano agli insorti, come da accordi presi tra Russia, Siria e Turchia. Un’intesa che ha escluso gli Usa e l’inviato dell’Onu Staffan De Mistura, che comunque ha annunciato la sua intenzione di convocare trattative inter-siriane l’8 febbraio a Ginevra.
Contestualmente all’evacuazione dei civili, gli autobus caricano gli abitanti di Fuaa e di Kafraya, villaggi a maggioranza sciita assediati da mesi dai ribelli, e li conducono nelle aree controllare dall’esercito regolare.