Siria. Cessate-il-fuoco a Idlib

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Il Centro russo per la riconciliazione delle parti in guerra ha annunciato l’avvio del cessate-il-fuoco tra le forze governative siriani e i “ribelli” nella provincia di Idlib, nella Siria nord-occidentale.
Da settimane si susseguivano aspri i combattimenti nell’area, una delle quattro di de-escalation stabilita da Turchia, Iran e Russia ad Astana nel 2017. I siriani regolari combattono per riprendere il territorio, approfittando del fatto che ma molti dei “ribelli” lì portati da altre zone di guerra come da accordi partecipano ad Hayat Tahrir al-Sham, ex Jabat al-Nusra e quindi gruppo proveniente dalla costola siriana di al-Qaeda: l’intesa non considera infatti i gruppi terroristici.
Il comunicato del Centro russo ha riportato di una significativa riduzione delle ostilità, ma è da vedere se la tregua reggerà o se come in passato le ostilità sono riprese nella loro gravità dopo pochi giorni.
Una novità è rappresentata dalla richiesta della Turchia alla Russia di colpire un gruppo di “ribelli” che avevano attaccato le truppe turche a Idlib, nel paese sia per allontanare i curdi dell’Ypg dalla regione ad ovest dell’Eufrate sia per proteggere la minoranza ribelle turcomanna: aerei russi hanno lanciato 4 bombe ed annientato la grossa formazione di guerriglieri.
Proprio dal confine turco è transitato fin dall’inizio del conflitto il sostegno ai “ribelli”, ovvero armi, beni, generi alimentari, e fino al 2016 sono passati dagli aeroporti turchi i foreign fighters diretti alle fila dell’Isis e degli altri gruppi jihadisti.