SIRIA. I Sukhoi-34 russi attaccano l’Isis a Raqqa, Idlib, Aleppo e Hama

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Sukhoi 50Gli aerei russi hanno colpito oggi Raqqa, la capitale dello Stato Islamico, a dimostrazione che le intenzioni di Putin, alleato del presidente siriano Bashar al-Assad, sono realmente quelle di combattere l’Isis e non i ribelli siriani, come era stato asserito dagli occidentali e dagli insorti.
Da Mosca il presidente della Commissione Esteri della Duma, Alexei Pushkov, ha assicurato che i raid russi dureranno per mesi, ed ha respinto le accuse dell’occidente secondo le quali sarebbero stati centrati obiettivi dei ribelli: “Gli Usa – ha spiegato – ci criticano per la mancanza di selettività negli obiettivi. Ma cosa ha impedito per un anno di colpire loro gli obiettivi giusti, piuttosto che bombardare il deserto?”.
Oltre a Raqqa, i bombardieri tattici Sukhoi-34, guidati dall’elite dei top gun russi, hanno compiuto decine di missioni e sganciato missili anche sulle provincie di Aleppo, Hama e Idlib; come si legge in una nota ufficiale, hanno colpito “una postazione di comando che era stata camuffata” a Kasrat Faraj, “un campo d’addestramento dell’Isis” vicino al villaggio di Maadan Jadid, 70km a est di Raqqa, Qaryatain, 130km da Damasco e non lontano da dove gli Hezbollah libanesi combattono l’Isis, zona già teatro della distruzione dell’antico monastero di Mar Elian, dove operava padre Paolo Dall’Oglio e dove sono stati rapiti dai jihadisti 230 civili e religiosi, tra i quali una sessantina di cristiani.
Della situazione in Siria e dei cambiamenti che comporta la discesa in campo dei russi se ne è parlato oggi a Parigi nell’incontro fra il presidente francese Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente russo Vladimir Putin, dove i tre leader si trovano per il vertice del Quardtetto di Normandia sull’Ucraina.