Siria. La Turchia pronta a invadere il Rojava: cosa faranno Russia e Nato?

di Shorsh Surme

La Turchia del “sultano” Recep Tayyp Erdogan starebbe per attaccare in grande stile il Kurdistan della Siria, meglio conosciuto come Rojawa, per impedire la creazione di uno stato curdo in Siria. In tal caso si tratterebbe di un atto di aggressione e di invasione illegale di un altro paese sovrano e dovrebbe divenire punibile quale crimine di guerra in base al Diritto internazionale.
E’ più di una settimana che i militari turchi stanno spostando i loro carri armati, i veicoli corazzati e le artiglierie nella cittadina di Killis, nei pressi della frontiera siriana e vicino la città di Jarabulus, con la scusa di combattere i terroristi dell’Isis, in quella zona sono inesistenti da tempo.
Il vero obiettivo della Turchia è quello di attaccate la città di Afrin (Efrin), la quale viene considerata una sorta di capitale di Rojawa, dove i russi che erano nella città come osservatori hanno lasciato la città dichiarando apertamente che la Turchia sta per invadere la Siria, sottolineato che stratta di un’invasione.
Questa è una “guerra”. La Turchia, che è membro della NATO, sta invadendo la Siria senza alcun motivo, se non quello di massacrare la popolazione curda e di impedire la formazione di uno stato curdo esclusivamente all’interno della Siria, per quanto è evidente che se la Siria consente a una parte del sua territorio di diventare uno stato curdo, ciò non dovrebbe riguardare le autorità di Ankara.
Una domanda sorge spontanea: cosa farà la Russia? Permetterà alla Turchia di occupare uno stato amico? E se la Russia attaccasse le truppe turche in Siria, cosa farà la NATO? La Turchia è un membro della NATO, ma non sarà in grado di invocare l’articolo 5 della Trattato dell’Alleanza Atlantica sull’autodifesa collettiva, perché è la Turchia in questo caso è l’aggressore.
Un dato è certo: in tutto questo complotto internazionale la vera vittima è il popolo curdo.