Siria. Obama ha bloccato il rifornimento di armi ai ribelli. E loro si arrangiano…

di Guido Keller –

Ci sarebbero di tanto in tanto piccoli accordi fra gli insorti e le Forze del regime, per lo più scambi di favore messi in atto da chi è in prima linea e che ogni giorno si deve scontrare con la realtà di un conflitto cruento: a darne notizia è il quotidiano panarabo edito a Londra al-Sharq al-Awsat, il quale parla di consegna di greggio in cambio di benzina, di tangenti versate per ‘passaggi sicuri’ e di armi ‘vendute’ dai regolari ai rivoltosi.
“Elementi dell’Esercito libero siriano che controllano alcuni pozzi di petrolio nella provincia di Deir Ezzor (nel nord est della Siria) forniscono alle forze regolari del governo di Damasco greggio in cambio di quantità di derivati, come gasolio e benzina – ha rivelato un attivista al giornale -. Questo scambio avviene nel quadro di un accordo tra le parti in base al quale l’esercito regolare si impegna a non colpire le brigate dell’opposizione armata concentrate nella zona in cambio di forniture di greggio al regime”. Le informazioni del quotidiano proverrebbero da insorti, ma anche da parte di disertori: un ufficiale che ha cambiato casacca e che si è unito con chi combatte contro il regime, ha spiegato che il comandante di uno dei battaglioni delle Forze speciali siriane di stanza a ovest di Aleppo ha consegnato ai rivoluzionari un carico di armi in cambio di una tangente. “Tra noi e le forze regolari – ha continuato l’ufficiale – vi sono anche delle intese il cui obiettivo è semplicemente quello di salvare la vita, nel senso che noi come Esercito libero promettiamo di non sparare sui nostri rivali se ci consegnano le loro posizioni, come è accaduto a Rastan, vicino a Homs”.
Passerebbero poi generi di prima necessità ai checkpoint, cosa riferita da fonti dell’Esercito libero.
Le cose non potrebbero, d’altronde, funzionare diversamente, dal momento che, stando a quanto ha rivelato oggi il Wall Street Journal – il presidente Obama ha bloccato lo scorso anno un piano Dipartimento di Stato-Pentagono e Cia per armare i ribelli siriani. La cosa è stata confermata in un’audizione al Senato del Segretario alla Difesa, Leon Panetta, e dal capo degli Stati maggiori unificati, generale Martin Dempsey.