SIRIA. Wsj, ‘la Giordania arma i ribelli’

TMNews, 10 nov 12 – 

La Giordania ha rafforzato il suo sostegno all’opposizione politica e militare in Siria, consentendo anche la fornitura di armi leggere ai combattenti. Stando a quanto riferito al Wall Street Journal dagli stessi ribelli siriani e da una fonte araba, diversi carichi di armi, comprendenti fucili d’assalto, missili anticarro e munizioni, sono stati fatti arrivare al confine su camion militari e poi consegnati ai combattenti, mentre altre decine di carichi sarebbero stati fatti arrivare in Siria con il tacito consenso delle autorità doganali. Secondo i ribelli, sono Arabia saudita e Qatar a pagare le armi e a farle arrivare in Giordania. Amman ha smentito ogni sostegno militare ai combattenti attraverso il portavoce Samih Maayteh. “Questa è una crisi che lascia il segno in ogni Paese della regione – ha poi sottolineato – abbiamo problemi politici e di sicurezza, ed è per questo che cerchiamo di arrivare a una soluzione politica per proteggere gli interessi giordani e salvare la Siria dalla crisi”. Durante tutti i 20 mesi di guerra civile, il re giordano Abdullah ha resistito alle pressioni saudite di trasformare il suo Paese in un centro di comando di prima linea per i ribelli siriani, come fatto dalla Turchia. Secondo quanto sottolineato da alcuni funzionari, Amman ha sempre temuto che un suo sostegno militare alla rivolta avrebbe potuto scatenare rappresaglie da parte di Damasco, mettendo in pericolo la già fragile tenuta del re nel Paese. Tuttavia, a fronte delle crescenti ripercussioni interne, soprattutto economiche, della crisi siriana, dalla scorsa primavera la Giordania ha rafforzato il proprio coinvolgimento. “Hanno ricevuto garanzie su aiuti economici e di sicurezza – ha detto una fonte – ci sarebbe l’intervento arabo a sostegno della Giordania se la Siria minacciasse seriamente la sua sicurezza o lanciasse rappresaglie”