Spagna. Sconfitta dei socialisti: Sanchez si dimette, si va alle elezioni anticipate

di Elisabetta Corsi

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato le sue dimissioni a seguito dei risultati elettorali delle amministrative che hanno rappresentato una sonora batosta per il Partito Socialista, con le principali città e diverse municipalità e comunità autonome passate al duo Partito Popolare e Vox, il partito di ultradestra ideologicamente vicino alla premier italiana Giorgia Meloni.
Le elezioni politiche anticipate si terranno il 23 luglio.
Sanchez ha dichiarato che, visti i risultati, è meglio lasciare la scelta agli spagnoli di decidere chi dovrà guidarli da ora in poi, un periodo in cui la Spagna si trova ad assumere la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europa.
Questo gesto è anche un disperato tentativo di fermare l’avanzata di un possibile governo del Partito Popolare insieme a Vox, cercando di mobilitare in modo straordinario tutta la sinistra del paese.
La realtà tuttavia vede un’onda conservatorista avanzare in tutta Europa, e adesso potrebbe arrivare in Spagna.
Al contrario il Partito Socialista appare oggi molto debole, con solo 120 seggi rispetto ai 164 dell’era Zapatero.
Le elezioni anticipate sono quindi l’ultima possibilità per salvare la sinistra spagnola, che oggi appare molto debole.