Sudan. Il governo abolisce le leggi della Sharia, proteste di gruppi di musulmani

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Il governo di transizione del Sudan, subentrato in aprile alla deposizione della trentennale dittatura di Omar al-Bashir e oggi guidato da Abdalla Hamdok, ha deciso l’abolizione di una serie di leggi del codice civile e penale che si rifanno alla Sharia, tra cui il divieto di bere alcol, che prima interessava anche i non musulmani, l’obbligo per le donne di spostarsi solo con il permesso del capo famiglia e il reato di apostasia, che prevedeva addirittura la pena di morte.
Contro la riforma del governo sono scesi in piazza diversi gruppi di musulmani i quali hanno parlato di “corsa al secolarismo” ed hanno denunciato l’intenzione di Hamdok di trasformare il Sudan in una New York.