Svizzera. Referendum anti burqa e niqab

di Alberto Galvi

Il prossimo 7 marzo in Svizzera si voterà per un referendum in cui si propone di vietare le coperture facciali complete come burqa e niqab, indossate da alcune donne musulmane, in quanto danneggerebbero il turismo. La proposta referendaria vieta inoltre di obbligare qualcuno a indossare una copertura per il viso in base al proprio sesso.
In Svizzera qualsiasi proposta di modifica della costituzione deve passare attraverso un voto popolare, che viene indetto dopo che i sostenitori della proposta hanno raccolto più di 100mila firme. La proposta anti velo ha raccolto già nel 2017 il sostegno necessario per avviare un referendum, un’operazione guidata dal partito di estrema destra SVP (Swiss People’s Party) volta a vietare la copertura del viso in pubblico. I sondaggi suggeriscono che la maggior parte degli svizzeri sosterrà il divieto.
L’iniziativa aggrava il rapporto già teso della Svizzera con l’Islam, dopo che i cittadini hanno votato per vietare la costruzione di nuovi minareti nel 2009: i sostenitori dell’iniziativa referendaria consideravano i minareti estranei alle tradizioni e ai valori svizzeri. Nelle votazioni regionali dei cantoni svizzeri di San Gallo e Ticino è stata già vietata la copertura integrale.
Dal governo svizzero è stato fatto sapere che non era auspicabile la linea del divieto costituzionale, anche perché secondo le statistiche ufficiali i musulmani rappresentano solo il 5 per cento circa degli 8,6 milioni di abitanti della Svizzera e nessuno indossa il burqa, mentre solo una trentina di donne indossano il niqab.
La maggior parte delle donne che indossano coperture facciali complete sono turiste musulmane, principalmente provenienti dai ricchi stati arabi del Golfo e che trascorrono solo un breve periodo nel Paese, come a Montreux e altre destinazioni intorno al Lago di Ginevra, così come Interlaken nella regione dell’Oberland, nella Svizzera centrale.
Altrove in Europa hanno già vietato le coperture facciali. La Francia ha vietato di indossare un velo integrale in pubblico nel 2011 e Austria, Olanda, Belgio, Danimarca, Lettonia e Bulgaria hanno vietato, in tutto o in parte, di indossare indumenti che coprono il viso.
Il governo svizzero ha fatto una controproposta al divieto di copertura facciale che entrerebbe in vigore se gli elettori respingessero la proposta iniziale il 7 marzo prossimo. La controproposta richiederebbe alle donne che indossano una copertura per il viso di rivelarlo, se necessario, per l’identificazione presso gli uffici amministrativi o sui mezzi pubblici.
L’uso del niqab è spesso una pratica altamente individuale alla quale diverse donne musulmane sono arrivate dopo una lunga riflessione.