Taiwan. Chiang Chi-chen è il nuovo presidente del Koumintang

di Alberto Galvi –

Nei giorni scorsi a Taiwan è stato eletto Chiang Chi-chen come nuovo presidente del KMT (Koumintang), il principale partito di opposizione dell’isola. Il nuovo presidente del partito è un riformista che vuole tentare di stringere rapporti più stretti con Pechino.
Nelle ultime elezioni il KMT ha sempre perso contro il DPP (Democratic Progressive Party) dell’attuale presidente Tsai Ing-Wen che ha facilmente sconfitto il suo avversario Han Kuo-yu, il cui partito Kuomintang promuove legami sempre più stretti con il governo cinese.
La battuta d’arresto elettorale dello scorso gennaio ha approfondito la crisi all’interno del KMT, che favorisce l’eventuale unificazione con la Cina. La debacle elettorale rappresentò la sua quarta sconfitta nelle ultime 6 elezioni presidenziali dal 2000 fino ad oggi.
Il DPP ha invece in parte vinto le elezioni grazie ai passi falsi dell’opposizione e alle proteste di massa dei cittadini di Hong Kong che hanno messo in luce ciò che potrebbe accadere sotto l’autorità di Pechino, influenzando il voto di molti giovani taiwanesi.
La crescente intimidazione dalla Cina nei confronti di Taiwan sembra aver aiutato Tsai, ad opporsi alla sua unificazione. La vittoria di Tsai arriva anche dopo un altro risultato elettorale imbarazzante per Pechino, come con la vittoria schiacciante dei candidati democratici nel consiglio distrettuale di Hong Kong a novembre.
Il leader cinese Xi Jinping ha affermato che Pechino non escluderà l’uso della forza per portare Taiwan sotto la sua autorità. Durante il primo mandato di Tsai, Pechino interruppe il dialogo con Taiwan. Il presidente cinese ha intensificato le attività navali del suo paese, anche nello stretto di Taiwan.
La Cina ha anche offerto a Taiwan  lo stesso status che Pechino applica a Hong Kong e Macao, 2 territori che hanno ottenuto lo status semi-autonomo dopo essere stati restituiti dal Regno Unito e dal Portogallo alla fine del 20 ° secolo come retaggio del regime coloniale.
Ricordiamo che Taiwan viene riconosciuta a livello diplomatico solo da 14 paesi dei 193 stati membri delle Nazioni Unite. I paesi sono: Belize, Swaziland, Guatemala, Haiti, Honduras, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Isole Marshall, Nauru, Nicaragua, Palau, Paraguay, e Tuvalu. 
Discorso a parte lo merita la Santa Sede che aveva riconosciuto il governo taiwanese già dal 1943. Questo fatto accadde in seguito alla rivoluzione cinese, quando il presidente Chiang Kai-shek fuggì con i membri del suo governo nell’isola di Taiwan nel 1949, mentre i comunisti sotto Mao Zedong fondarono la Repubblica popolare cinese.
La Cina rivendica l’isola come parte del suo territorio, mentre il governo di Taiwan si considera uno stato sovrano e indipendente. Secondo la politica della “Una sola Cina”, i governi intrattenevano relazioni diplomatiche con Pechino o Taipei, ma nessun paese ha riconosciuto ufficialmente Taiwan come paese indipendente.
Con la vittoria di Chiang Chi-chen la posizione tradizionale del KMT come partito cuscinetto tra il Partito comunista cinese e il DPP di Taiwan cambierà e questo potrebbe portare ad ulteriori tensioni tra i 2 governi in lotta ormai da decenni.