Tanzania. L’ammodernamento dei porti trasforma il paese nell’hub dell’Africa orientale

di Alberto Galvi

La Tanzania è impegnata a fare un uso ottimale della sua posizione geografica per migliorare il commercio regionale. Per questa ragione i suoi porti sono in fase di completamento, con lo scopo di aumentare le prospettive del paese diventando un importante hub regionale per il trasporto e il commercio.
Il porto di Dar es Salaam in Tanzania è il principale concorrente di quello di Mombasa in Kenya, e il governo tanzaniano cerca di sostituirlo come hub principale dell’Africa orientale. Il programma è stato sostenuto dal governo e da una coalizione di partner per lo sviluppo che comprende il TMEA (TradeMark East Africa), il DFID (Department for International Development) del Regno Unito e la WB (World Bank).
Attraverso il DSMGP (Dar es Salaam Maritime Gateway Project), finanziato da una sovvenzione di 345 milioni di dollari, la struttura dovrebbe essere completata entro il 2024, e la TPA (Tanzania Ports Authority) ha proposto una serie di misure volte a migliorare l’efficienza del porto di Dar es Salaam.
Nel porto i lavori di ammodernamento degli ormeggi 6 e 7 hanno raggiunto rispettivamente il 90 per cento e il 75 per cento e il dragaggio del canale di ingresso di 1,75 chilometri per il porto di Tanga è stato completato per consentire alle grandi navi di ancorarsi.
L’ammodernamento del porto di Dar es Salaam dovrebbe consentire lo scalo e la ricezione di navi più grandi. Nell’ambito del programma gli ormeggi dall’1 al 7 saranno rafforzati e ampliati a 15,5 metri. Inoltre sono stati completati anche la costruzione di un ormeggio di 300 metri al porto di Mtwara, la ristrutturazione del deposito merci e il magazzino numero tre al porto di Mtwara.
Il porto di Dar es Salaam è la via di accesso a sei paesi collegati alla terraferma, nella fattispecie Malawi, Zambia, Burundi, Ruanda e Uganda e la parte orientale della RDC (Repubblica Democratica del Congo). Il mese scorso è stato inaugurato il quinto attracco del porto di Dar es Salaam per segnare un altro passo importante e accelerare il carico e lo scarico delle merci, un gateway per il 90 per cento del commercio interno.
Gestisce il porto la TPA, che è stata in precedenza sotto i riflettori per problemi di corruzione che hanno portato alla sospensione dei massimi gestori finanziari nel dicembre 2020. L’operazione è stata guidata dal primo ministro Kassim Majaliwa.
Inoltre l’appropriazione indebita finanziaria relativa al porto di Kigoma ha ulteriormente esposto a guai giudiziari la TPA. Per queste ragioni che il nuovo presidente della Tanzania, Samia Suluhu Hassan, ha sospeso il direttore generale della TPA, Deusdedit Kakoko.
Sfortunatamente la corruzione continua a minacciare i benefici attesi da questi importanti sviluppi infrastrutturali per modernizzare i porti africani principalmente attraverso debiti finanziari multilaterali, anche con la Cina. Per migliorare la competitività delle sue merci sarà essenziale per l’Africa potenziare la logistica e i salari, oltre che diminuire il costo dell’energia.