di Ehsan Soltani ed Enrico Oliari –
La vicenda di Hassan Shateri, il generale iraniano ucciso di recente in Libano dove era impiegato ufficialmente per il progetto della ricostruzione del paese ed ancora conosciuto lì ed altrove con il nome di Hesam Khoshnevis, si sta rivelando nella più composita trama di un giallo da 007.
Un’agenzia ufficiale iraniana aveva fatto sapere che l’alto ufficiale sarebbe rimasto ucciso lo scorso 13 febbraio in seguito ad un attacco del Mossad israeliano, ma oggi l’Esercito Libero siriano ha emesso una dichiarazione secondo la quale Shateri sarebbe morto in occasione dei raid israeliani che hanno colpito obiettivi in Siria lo scorso 31 gennaio.
Il funerale del generale Hasheri si è svolto ieri a Teheran ed il feretro è stato accompagnato dai pasdaran e dai membri della “Brigata Gerusalemme” (al-Quds Force), il braccio operativo del “Guardiani della Rivoluzione” che operano nel mondo arabo ed all’estero: dalle foto scattate (vedi) è risultato essere presente Kazem Darabi, agente iraniano arrestato in Germania in seguito all’attentato del ristorante Mykonos di Berlino del 1992, in cui vennero uccisi da una sventagliata d mitra tre leader dell’opposizione curdo-iraniana ed un dipendente della Croce Rossa che si occupava di rifugiati politici.
Nel 1996 la Germania accusò formalmente l’Iran dell’attentato e vennero emessi cinque mandati di cattura, fra i quali quello di Kazem Darabi, considerato la mente della strage, che venne arrestato e condannato all’ergastolo e poi liberato dopo 15 anni.
Nato nel 1967, Kazem Darabi è figlio di un uomo d’affari e di una casalinga, ha due fratelli; dopo la Rivoluzione del 1979 è entrato a far parte delle “Guardie Rivoluzionarie” (pasdaran) ed è stato addestrato in un campo vicino a Rasht.
Nonostante non conoscesse il tedesco, nel 1980 ha ottenuto un permesso di studio per la Germania Federale e quindi si è iscritto all’Università di Hagen; nel 1983 si è trasferito nella Germania Democratica, a Berlino, dove ha frequentato il Collegio tecnico e si è sposato (1985) con la sorella del socio con cui gestiva un negozio di generi alimentari. Si sospetta che il denaro per l’acquisto del negozio e delle due abitazioni che possedeva siano stati sborsati dall’ambasciata di Teheran. Di sicuro Kazem Darabi era membro dell’intelligence iraniana e dal 1984 è stato membro dell’Associazione degli Studenti islamici in Europa, gruppo per il quale ha organizzato attività e manifestazioni a Berlino, sempre con i soldi provenienti dal paese d’origine.
E’ stato appurato che il suo compito era quello di tenere sotto controllo gli esuli iraniani oppositori al regime degli ayatollah e soprattutto che era responsabile del gruppo degli hezbollah libanesi nella capitale della Germania Democratica; con il nome di al-Hajj si è recato (1992), alla Mecca.
L’8 ottobre del 1992 è stato arrestato con l’accusa di essere uno degli agenti coinvolti nell’attentato del Mykonos Restaurant, cosa per cui è stato condannato nel 1997 ed infine rilasciato nel 2007; arrivato all’aeroporto di Teheran, è stato accolto dalle massime autorità del regime e salutato come “eroe nazionale”. Nello stesso girono, in occasione di una conferenza stampa, ha negato di essere stato coinvolto nella strage presso il ristorante tedesco, di essere innocente e soprattutto di non appartenere al gruppo dei pasdaran, cosa che verrebbe smentita, come se non bastasse, dalla foto di oggi.
