Thailandia. Il leader progressista Pita Limjaroenrat ha annunciato le sue dimissioni

di Alberto Galvi –

Il leader progressista tailandese Pita Limjaroenrat ha annunciato le sue dimissioni. A capo del MFP (Move Forward Party) era sospeso dalle sue funzioni di parlamentare in attesa di una sentenza del tribunale sulla violazione della legge elettorale. Ciò gli vietava di ricoprire la carica di leader dell’opposizione parlamentare poiché, secondo le norme, la persona che ricopre tale posizione deve essere un deputato.
Pita ha deciso di dimettersi per rispettare l’ordine del tribunale, e ha spiegato che il partito selezionerà i suoi nuovi leader il 23 settembre. Pita Limjaroenrat ha guidato il suo partito alla vittoria delle elezioni di maggio, ma gli è stato impedito di prendere il potere dai legislatori conservatori.
In base alla costituzione tailandese ai parlamentari è vietato possedere azioni di società nel settore dei media. La violazione è punibile con la reclusione fino a tre anni e con una multa fino a 1.675 dollari. Il suo partito può essere multato fino a 2.793 dollari. La Corte costituzionale deve ancora fissare la data per la sentenza sul caso Pita. Alla fine di agosto gli è stata concessa una proroga di 30 giorni per preparare la sua difesa.
Il MFP ha ottenuto il maggior numero di voti nella Camera bassa delle elezioni del 14 maggio, ma la costituzione della Thailandia, redatta dai militari, consente al Senato composto da 250 membri non eletti di partecipare al voto per nominare il primo ministro. I membri conservatori del Senato hanno contrastato per due volte i tentativi del MFP di formare un governo per l’intenzione, annunciata, di rivedere la legge che protegge la monarchia tailandese dalle critiche.