Tunisia. Libia: Tunisi pronta a prendere parte alla coalizione

di Ghazy Eddaly –

jhinaouiContinuano a essevi preoccupazioni in Tunisia per il possibile intervento della coalizione internazionale in Libia contro l’Isis, un impegno a cui Tunisi non ha intenzione di venire meno.
Già nei giorni scorsi, in occasione del vertice dell’Unione Africana, il ministro degli Esteri tunisino Khemaies Jhinaoui ha incontrato il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, al quale ha esternato la preoccupazione per la gravità della situazione che interessa il paese confinante ma anche l’espansione del jihadismo in Tunisia, mentre oggi la stampa tunisina riporta di alti costi per la partecipazione ad un eventuale intervento, i quali si inserirebbero nel quadro della difficile situazione economica di un paese attraversato in questi giorni da forti protestare la disoccupazione, il costo della vita e soprattutto l’evidente corruzione.
Della cosa ne ha parlato Jhinaoui incontrando l’inviato dell’Onu per la crisi libica Martin Kobler, ribadendo comunque la disponibilità della Tunisia a non farsi da parte e a voler assumere i propri impegni. Ha poi chiesto formalmente che la Tunisia sia informata di ogni iniziativa della coalizione in Libia.
La sensazione è che la Tunisia sia davanti ad una tempesta, concetto manifestato apertamente da una parte della classe politica.
Per il ministro della Difesa Farhat Horchani “Il lavoro di protezione delle frontiere iniziato quattro mesi fa è terminato. Ora la Tunisia è capace di lottare contro il terrorismo in maniera attiva ed efficace”.

Nella foto: il ministro degli Esteri tunisino Khemaies Jhinaoui.