Tunisia. Ucciso Shokri Belaid, leader del partito di opposizione, da sempre critico verso Ennahda

di Giacomo Dolzani –

Pare opera di un professionista l’omicidio di Shokri Belaid, presidente del partito dei “Patrioti Democratici”, formazione politica tunisina di opposizione ad Ennahda e che ieri aveva attaccato duramente il presidente tunisino Moncef Marzouki.
Belaid è stato freddato questa mattina mentre usciva dalla sua abitazione con quattro colpi di pistola sparati da un killer che, secondo alcuni tra cui il fratello della vittima, è stato assoldato proprio dal partito di governo per liberarsi di un oppositore scomodo.
Lo stesso Marzouki, informato dell’avvenimento, ha annullato la propria partecipazione al vertice dell’Organizzazione Islamica che si è tenuta oggi nella capitale egiziana, mentre il premier tunisino Hamadi Jebali ha dal canto suo definito l’assassinio di Belaid “un atto terroristico”.
Non sono però convinti dell’estraneità di Ennahda i sostenitori del defunto leader che si sono subito radunati sotto al ministero dell’interno per protestare contro il governo, scandendo slogan contro il partito di maggioranza, di ispirazione islamica, ed intonando l’inno nazionale.
La vita politica del paese infatti, al contrario di quanto succede in altre nazioni africane, non era mai stata caratterizzata da atti violenti che si stanno però verificando sempre più spesso, soprattutto ad opera dei neonati partiti islamici, comparsi dopo la cosiddetta Primavera Araba, ai danni dei loro oppositori, sintomo probabilmente dell’inizio di una caduta del paese verso un nuovo regime, questa volta di matrice islamista, dopo l’illusione data dalla rivoluzione di poter vedere finalmente il trionfo della democrazia.