Turchia. Accordo con l’Iraq per investimenti infrastrutturali

di Giuseppe Galiano

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani hanno siglato un accordo di natura preliminare quadripartito tra Turchia, Iraq, Qatar ed Emirati Arabi Uniti con lo scopo di consolidare la cooperazione su progetti di sviluppo stradale e ferroviario.
Tale accordo si inserisce nel contesto della visita del presidente turco a Baghdad, la prima dal 2011, e comprende la realizzazione di un importante progetto infrastrutturale a livello ferroviario e stradale per circa 17 miliardi di dollari, che consentirebbe di trasformare l’Iraq in un hub di transito tra Asia ed Europa. Inoltre durante l’incontro sono stati siglati altri 24 memorandum d’Intesa e sono stati discussi temi come la lotta al terrorismo, con riferimento al Pkk curdo-turco i cui miliziani trovano riparo sulle alture del Kurdistan Iracheno.
I rapporti tra la Turchia e Iraq restano comunque difficili proprio per le questioni legate alla lotta al Pkk, ma anche per le problematiche legate alle esportazioni di petrolio della regione del Kurdistan Iracheno.
Con questo genere di accordi il presidente Erdogan acquisisce innanzitutto un vantaggio interno legato al grado di consenso, poiché le iniziative di grande visibilità e che promettono sviluppo economico tendono a rafforzare la posizione del leader politico. In secondo luogo la situazione economica turca è ancora molto problematica, con un’alta inflazione e un debito pubblico crescente. Di conseguenza gli investimenti in grandi progetti infrastrutturali, soprattutto quelli che permettono di migliorare le connessioni commerciali, possono stimolare l’economia, generare entrate e attrarre investimenti esteri.