di Notizie Geopolitiche –
Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu, durante un discorso in diretta Tv tenuto davanti all’assemblea dei dirigenti dell’Akp, il partito di governo di cui è presidente, ha annunciato oggi che rassegnerà le proprie dimissioni, affermando che “dopo consultazioni con il presidente Erdogan e con persone fidate ho concluso che un cambiamento di leader per il partito e di premier per il paese siano la cosa migliore”, aggiungendo che tornerà ora alla propria professione di professore universitario, non ricandidandosi quindi alla guida dell’Akp al congresso che si terrà il 22 maggio prossimo.
Le voci sulla degenerazione dei rapporti del premier con il presidente Recep Tayyip Erdogan e l’acuirsi delle tensioni tra i due erano infatti sempre più insistenti, affermazioni però smentite da Davutoglu il quale la ha definite “pure speculazioni prive di alcuna fondatezza”, aggiungendo che la sua fedeltà al presidente turco ed al partito, del quale rimarrà comunque membro, non sono in discussione, rifiutandosi di definire come un fallimento questa sua decisione ed elencando invece i successi raggiunti dall’Akp alla guida del paese, sia dal punto di vista economico che sociale, lanciandosi in affermazioni talvolta opinabili e lodando i risultati della lotta al terrorismo, che è stata spesso affiancata da una politica a dir poco ambigua di Ankara nei confronti dell’Isis, spesso sostenuto con aiuti e commerci clandestini già documentati da video diffusi dal ministero della Difesa russo.
