TURCHIA. Google denuncia censura e trucchi per alterare la rete

Notizie Geopolitiche –

googleNonostante siano passate le elezioni amministrative in Turchia, l’azione fustigatrice del premier Recep Tayyip Erdogan nei confronti della libertà di internet sembra non essere venuta meno: Google e altre società tecnologiche statunitensi hanno denunciato di essere state sostituite in Turchia da server civetta, un’operazione che sarebbe stata ordita dallo stesso partito di maggioranza per tacere il dissenso nei confronti del Primo ministro. Gli utenti quindi sarebbero finiti su piattaforme simili agli originali, ma dove i dati indigesti al premier venivano bloccati.
Sfruttando una legge da poco approvata, che dà ampia possibilità di censura alle autorità senza placet della Magistratura, Erdogan aveva fatto chiudere Twitter in vista delle elezioni, in quanto giravano messaggi che riportavano le intercettazioni e quindi le prove dell’appropriazione di fondi pubblici da parte della sua famiglia; in campagna elettorale il premier aveva detto in occasione di un comizio che “Estirperemo Twitter, non mi interessa cosa dice la comunità internazionale, è contro la sicurezza nazionale. C’è una sentenza del tribunale. Vedranno la forza della Turchia”.