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“Preoccupazione” per l’operato del premier Recep Tayyp Erdogan è stata espressa oggi dal portavoce della Commissione europea Peter Stano, dopo che nei giorni scorsi il Parlamento di Ankara ha approvato una legge che aumenta il controllo dello Stato sulla Rete, consentendo al governo di bloccare gli accessi ai siti senza l’autorizzazione della magistratura se vengono verificati commenti contenenti “insulti”. Inoltre con questa legge le autorità per le telecomunicazioni avranno il potere di chiedere e ottenere dai provider i dati personali dei titolari dei siti bloccati.
Stano ha spiegato che la legge, in realtà non ancora promulgata dal presidente della Repubblica Gul, suscita qui gravi preoccupazioni”, pertanto “va rivista secondo gli standard europei. Ciò che l’opinione pubblica turca merita è più informazione, più trasparenza, e non più restrizioni”.
Dure critiche alla legge sono state espresse in Turchia dalle opposizioni e dalle organizzazioni di lotta per i diritti civili e le libertà individuali.
