Turchia. Ocalan chiede il cessate il fuoco

Notizie Geopolitiche –

Dalla prigione in cui si trova, il leader del Partito dei lavoratori curdi (Pkk), Abdullah Ocalan, ha fatto sapere di auspicare la fine delle attività di belligeranza dei miliziani curdi nei confronti della Turchia.
Il cessate il fuoco avrebbe inizio il prossimo 21 marzo, giorno del capodanno curdo, mentre lo scopo è quello di avviare un dialogo con Ankara per arrivare ad una pace duratura.
Ocalan, che era stato catturato dai servizi segreti turchi del Millî Istihbarat Teskilat nel 1999 in Kenya, non è nuovo ad un’iniziativa del genere: già nel 2006 aveva chiesto ai curdi, senza successo, di sospendere le attività di lotta armata contro l’esercito turco.
La richiesta di tregua è stata comunicata in un’intervista alla Ntv dal vicepremier Bulent Arinc, il quale ha spiegato che Ocalan “dichiarerà al più presto il cessate il fuoco dal Newroz (21 marzo,ndr.) e le armi saranno deposte entro luglio-agosto, dopo di che la partenza dal paese sarà discussa”.
La richiesta del leader del Pkk è stata messa per iscritto su un documento di 20 pagine, attraverso le quali viene espresso l’auspicio di mettere fine ad un conflitto che dura da trent’anni e che è costato oltre 45mila morti.
Non è tuttavia ancora chiaro se e quali dei vari gruppi curdi accetteranno una tregua e soprattutto a quali condizioni, ma è certo che l’invito di Ocalan assume rilievo specialmente se si pensa a come le ostilità portate avanti contro l’esercito di Ankara si stanno allargando anche lungo il confine con la Siria, motivo per cui la Turchia aveva chiesto una zona cuscinetto di 20 chilometri in territorio siriano una volta caduto il regime di Bashar al-Assad.
Fra le condizioni che potrebbero essere poste, vi sarà sicuramente la liberazione di centinaia, forse migliaia, di attivisti e politici curdi accusati di essere legati al Pkk.