di Guido Keller –
La Corte europea dei diritti dell’Uomo ha emesso oggi una sentenza che considera illegale la detenzione dell’ex Primo ministro dell’Ucraina Yulia Tymoshenko.
Arrestata nell’agosto 2011 dal tribunale di Kiev con l’accusa di aver stipulato un contratto per la fornitura di gas russo all’Ucraina senza aver avuto il preventivo consenso del governo, è stata condannata nell’agosto 2012 a sette anni di reclusione per abuso d’ufficio, nonostante le numerose proteste interne ed eterne.
I suoi sostenitori hanno diffuso fotografie di lividi che la Tymoshenko sostiene essere la conseguenza di percosse da parte delle guardie carcerarie.
Una delle tesi sulle ragioni dell’arresto è quella di aver insidiato le rendite degli oligarchi russi del gas per cui la sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo pone nuovi interrogativi e potrebbe aprire la strada alla scarcerazione dell’ex premier ucraino.
