UCRAINA. Ancora scontri nell’est. E la Gazprom presenta il conto per il gas non acquistato

Notizie Geopolitiche –

gaspromAncora scontri nell’Ucraina orientale fra l’esercito e le milizie filo-russe: da quanto si è appreso, i militari hanno preso il controllo del municipio della città di Mariupol, 500mila abitanti situata sul Mar Caspio, ed hanno respinto un attacco contro una base militare nella città orientale di Artemivsk.
A darne notizia è stato il ministro dell’Interno Arsen Avakov, il quale sulla sua pagina di Facebook ha scritto che “Il municipio è stato liberato e può funzionare normalmente”; sempre lo stesso ministro a reso noto che ad Artemivsk un centinaio di separatisti “hanno aperto il fuoco con armi automatiche, mitragliatrici e granate” contro una base militare, ma “Gli assalitori sono stati respinti e hanno subito perdite significative”.
Il ministero dell’Interno ha poi aggiunto che l’attacco è stato guidato “da un soldato russo”, ma di quanto accaduto alla base di Artemivsk non vi sono informazioni se non quelle provenienti dal ministero.
A Slaviansk i militari di Kiev hanno preso il controllo di un posto di blocco eretto dai miliziani filo-russi, i quali hanno incendiato pneumatici per alzare una cortina di fumo: negli scontri sono rimasti uccisi 5 miliziani.
Intanto da Mosca il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha ripreso il gioco di rimpallo delle responsabilità con l’Occidente sostenendo che “In Ucraina, gli Stati Uniti e l’Ue hanno cercato di condurre una nuova ‘rivoluzione colorata’, un’operazione di cambio di regime contraria alla Costituzione”.
E il numero due di Gazprom, Alexander Medvedev, ha avvertito che l’Ucraina, oltre ad essere in debito con il colosso russo per il gas avuto e non pagato (2,2 mld di dlr), deve versare la cifra di 11,3 mld di dlr per il metano non preso nel 2013: da contratto infatti l’ucraina Naftogaz si era impegnata ad acquistare metano per 41,6 mld, mentre ne ha preso solo per 12,9 mld di dlr.