UCRAINA. Biden in Ucraina: scambio di accuse con la Russia e vicinanza a Kiev

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biden con turchynovDall’incontro di Kiev tra il vicepresidente Usa Joe Biden, il presidente ucraino Alexandr Turchynov e il premier Arseny Yatsenyuk, è risultata una risposta alle accuse di Mosca su chi sta facendo fallire gli accordi di Ginevra di giovedì scorso, quando Ucraina, Russia, Unione europea e Stati Uniti si sono trovati per individuare un compromesso e porre fine alla crisi che sta interessando il paese nelle regioni orientali.
“E’ ora che la Russia smetta di parlare e cominci a passare all’azione per rispettare gli accordi di Ginevra”, ha tuonato Biden, il quale ha chiesto a Mosca di “convincere i separatisti filo-russi” a deporre le armi e ad abbandonare gli edifici occupati nelle città del sud-est dell’Ucraina.
Per il rappresentante di Obama va evitato che quanto sta accadendo “diventi un processo interminabile”, ed ha chiesto nuovamente il ritiro delle decine di migliaia di soldati russi schierati lungo il confine ucraino, presenza prima negata e ora ammessa anche dal Cremlino.
Minacciando che di questo passo “Mosca sarà più isolata”, Biden ha comunque assicurato che gli Stati Uniti restano al fianco dell’Ucraina, sottoposta a “umilianti minacce”.
Intanto a Kramatorsk, nell’est del Paese, un altro edificio governativo è stato occupato dai filo-russi: come ha comunicato l’ufficio di Turchynov si tratterebbe di un Commissariato e la cosa “mette una croce sopra tutti gli accordi raggiunti a Ginevra”.

Nella foto: Joe Biden con Alexandr Turchynov