Ucraina. Distrutta la diga di Nova Kakhovka

di Alessio Cuel

La diga di Nova Kakhovka, situata nella regione occupata di Kherson in Ucraina, è stata distrutta durante la scorsa notte. I militari russi sono stati costretti ad abbandonare le trincee allagate e a retrocedere, mentre i centri urbani di Oleshky e di Nova Kakhovka, entrambi sotto il controllo russo, sono ora anch’essi allagati dall’ingrossamento del Dnipro. 300 abitazioni a valle, nelle località di Korsunki e Dnepryan, sono già state evacuate.
Secondo le autorità filorusse locali, la sala macchine della centrale idroelettrica di Nova Kakhovka sarebbe stata fatta esplodere dall’interno, con danni irreparabili. Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov parla di “sabotaggio”, sottolineando l’impatto sulle migliaia di residenti nella regione e annuncia la richiesta russa di una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza ONU.
Da parte sua, il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj parla apertamente di quello di Nova Kakhovka come dell’ennesimo attacco terroristico russo al territorio ucraino e della necessità di procedere, quanto mai urgentemente, all’espulsione delle truppe russe da quel territorio.
Tra le molte conseguenze disastrose della distruzione della diga di Nova Kakhovka vi è, tra le altre, la messa a repentaglio del sistema di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporižžja.