Ucraina. Entra in vigore l’accordo di Associazione con l’Ue

di Domenico Letizia –

L’11 luglio 2017 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la decisione relativa alla conclusione, a nome dell’Unione Europea, dell’accordo di associazione con l’Ucraina. Si tratta della fase finale del processo di ratifica che è stato avviato nel settembre 2007.
I primi capitoli politici sono stati firmati nel marzo 2014 e dopo le elezioni presidenziali in Ucraina, i capitoli rimanenti sono stati firmati il 27 giugno dello stesso anno, a margine del Consiglio europeo. Parti importanti dell’accordo sono già applicate in via provvisoria dal 1 settembre 2014. L’applicazione provvisoria della zona di libero scambio globale ha avuto inizio il 1 gennaio 2016, mentre il 15 dicembre 2014 l’Ue e l’Ucraina hanno tenuto la prima riunione del Consiglio di Associazione nel quadro del nuovo accordo. Il 16 marzo 2015 il Consiglio di Associazione Ue-Ucraina ha approvato l’agenda aggiornata, determinante per guidare il processo di rafforzamento delle riforme e di modernizzazione economica in Ucraina. Essa costituisce il principale strumento politico per l’attuazione e il monitoraggio dell’accordo di Associazione e dopo qualche anno, tra alti e bassi, l’attuazione dell’accordo di Associazione tra Ue e Ucraina è valido: dal 1 settembre 2017 è entrato pienamente in vigore.
Quattro sono gli obiettivi principali che l’accordo dovrà promuovere: la libera circolazione dei cittadini; l’eliminazione dei dazi, che secondo alcune stime della Commissione porterà a 487 milioni di euro risparmiati dagli esportatori ucraini all’anno, oltre alla perdita di 391 milioni di euro di dazi sulle importazioni provenienti dall’Ue; l’adeguamento delle normative ucraine a quelle dell’Unione in materia di commercio; la promozione dei valori e dei principi comunitari da parte dell’Ucraina, che si concretizzerà, ad esempio, in una maggiore lotta alla corruzione.
“È un giorno da celebrare per il continente europeo”, commenta Jean-Claude Juncker, capo della Commissione europea, il quale ha aggiunto che “La determinazione è una virtù. Oggi, nonostante tutte le sfide, ce l’abbiamo fatta. Ringrazio tutti quelli che l’hanno reso possibile: quanti sono scesi a Maidan, e quanti stanno lavorando sodo per riformare al meglio il Paese”.
“I primi risultati concreti dell’attuazione dell’Accordo si vedono già: le esportazioni dell’Ucraina verso l’Ue sono aumentate e l’Unione si conferma come primo partner commerciale dell’Ucraina”, spiega il commissario europeo per le Politiche di vicinato Johannes Hahn. “I recenti sforzi riformatori dell’Ucraina non hanno precedenti, anche se rimane molto lavoro da fare, ad esempio nella lotta alla corruzione”, continua nella dichiarazione il commissario. La giornata rappresenta un punto cruciale anche in rapporto alle relazioni con la Russia di Putin e la problematica legata all’occupazione della Crimea da parte dei paramilitari vicini all’ex repubblica sovietica.
L’Ucraina è uno storico Paese satellite di Mosca a cui il presidente russo Vladimir Putin non vuole certo rinunciare. In molti ora temono che la guerra strisciante nel Donbass possa riaccendersi e vi è chi prevede un intervento militare russo in concomitanza con l’esercitazione portata avanti insieme al governo della Bielorussia, a partire dalla metà del mese. La forza dell’Unione Europea potrà misurarsi anche dalla vicinanza e dalla concreta solidarietà che saprà dimostrare al popolo ucraino, valorizzando e sostenendo la sovranità territoriale dell’Ucraina e alimentando un processo di pace e normalizzazione dei rapporti con il vicino russo.