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L’Assemblea delle Nazioni unite ha bocciato il referendum che ha portato all’annessione della Crimea alla Russia: per quanto la risoluzione non abbia valore vincolante, le nazioni del pianeta sono invitate a non tenere conto del voto dello scorso 16 marzo e quindi di alterazioni dello stato della Crimea; anche Sebastopoli è invitata a non produrre decisioni che diversifichino la situazione della Crimea come repubblica autonoma dipendente dell’Ucraina.
Il voto dell’Assemblea (100 voti a favore, 11 contrari e 58 astensione) è arrivato dopo i veti imposti dalla Russia alle 8 proposte del Consiglio di Sicurezza contro l’annessione della penisola alla Russia: la risoluzione approvata ribadisce il concetto di “unità nazionale dell’Ucraina e l’integrità territoriale” del paese, ma insieme alla Russia hanno votato l’Armenia, la Bielorussia, la Bolivia, Cuba, la Corea del Nord, il Nicaragua, il Sudan, la Siria, il Venezuela e lo Zimbabwe, cioè paesi anti-statunitensi e legati a doppio filo a Mosca.
