Ucraina. Rinnovato per altri 120 giorni l’accordo sui cereali

di Alberto Galvi

Durante i colloqui di Istanbul tra Onu, Russia, Ucraina e Turchia è stato rinnovato per altri 120 giorni l’accordo sull’esportazione dei cereali. L’iniziativa consente al grano ucraino di entrare nei mercati mondiali ed è fondamentale per evitare un’ulteriore impennata dei prezzi alimentari, specialmente nei paesi più poveri. L’accordo sarebbe scaduto domani. Negli ultimi quattro mesi quasi 500 navi hanno trasportato oltre 11 milioni di tonnellate di grano e altri cereali nei mercati nordafricani e mediorientali grazie alla rimozione del blocco russo e alla conservazione del “corridoio sicuro”.
L’Ucraina è uno dei maggiori fornitori di grano al mondo, in particolare per le nazioni africane e del Medio Oriente, una mossa che per simmetria consente alla Russia di esportare i propri prodotti dell’agroalimentare. Le navi ucraine continueranno ad essere ispezionate dagli agenti turchi e dell’Onu al fine di prevenire il trasporto di armi.
Il rinnovo dell’accordo sul grano è una vittoria diplomatica per la Turchia. Mosca, Kiev e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres hanno ringraziato gli sforzi diplomatici messi in atto da Ankara, e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha detto di sperare che la sua mediazione diplomatica possa servire a mettere a tacere le critiche sui suoi legami con la Russia.
Alcuni alleati della Turchia nella NATO hanno espresso critiche sul suo operato in quanto viene permesso alla Russia di esportare evitando le sanzioni.