Ue. Approvata la Commissione “green” di von der Leyen

Paolo Gentiloni, unico commissario italiano, confermato all’Economia.

di Enrico Oliari

A seguito della conclusione del processo delle audizioni, il Parlamento europeo ha approvato con 461 voti favorevoli, 157 contrari e 89 astensioni la nuova Commissione presentata in Plenaria dalla presidente eletta Ursula von der Leyen, gruppo di lavoro che presenta il più alto numero di donne di sempre.

– Josep Borrell (Spagna, PSE), succede a Federica Mogherini come Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri (Pesc); in passato è stato ministro degli Esteri in Spagna durante il recente governo Sanchez;
– Frans Timmermans (Olanda, PSE) è il primo vicepresidente e commissario per il Clima: nella scorsa legislatura a Bruxelles è stato commissario alle Relazioni interistituzionali;
Valdis Dombrovskis (Lettonia, PPE) è vicepresidente e commissario per i Servizi Finanziari, si occupa dello sviluppo del Mercato Unico Europeo e coopera con Paolo Gentiloni per gli Affari Economici;
– Paolo Gentiloni (Italia, PSE) è commissario agli Affari Economici, in Italia è stato ministro degli Esteri e premier;
– Margrethe Vestager (Danimarca, ALDE) è vicepresidente e commissario per la Concorrenza e il Digitale, nel suo paese è stata ministro dell’Economia, dell’Educazione e dell’Interno, e il ruolo alla Concorrenza è per lei una riconferma. Vigila sul rispetto delle norme antitrust;
– Vera Jourová (Repubblica Ceca, ALDE), è anche lei vicepresidente, oltre che commissario per i Valori e Trasparenza. In Repubblica Ceca è stata ministro dello Sviluppo Regionale;
– Ylva Johansson (Svezia, PSE) è Commissario agli Affari Interni, in Svezia è stata ministro del Lavoro e dell’Istruzione;
– Olivér Várhelyi (Ungheria, Indipendente) è commissario ai Rapporti di Vicinato e Allargamento, dovrà lavorare per l’adesione di Serbia, Albania e Macedonia del Nord;
– Maros Sefčovič (Slovacchia, PSE) è vicepresidente e commissario Relazioni Interistituzionali succedendo in questo ruolo a Frans Timmermans; nel suo paese è stato ministro alla Salute e all’Istruzione, nell’ultima legislatura è stato il vicepresidente di Juncker;
– Margaritis Schinas (Grecia, PPE) è vicepresidente e commissario per la Protezione dello stile di vita europeo con delega all’Immigrazione;
– Dubravka Šuica (Croazia, PPE) è vicepresidente e commissario per la Democrazia, è stata sindaco di Dubrovnik ed europarlamentare da quando la Croazia è entrata nell’Unione. Dovrà occuparsi di Demografia e che le leggi europee rispettino la Carta fondamentale, specialmente per i diritti civili;
– Thierry Breton (Francia, PPE) è commissario al Mercato Interno, Difesa e Industria. Si dovrà occupare anche del libero movimento di persone, beni, servizi e capitali all’interno dell’Unione e coordinare Direzione Generale per le imprese e l’industria.
– Phil Hogan (Irlanda, PPE) è Commissario al Commercio, un ruolo delicato nella fase della Brexit;
– Johannes Hahn (Austria, PPE) è commissario al Bilancio e all’Amministrazione, nella precedente legislatura era commissario per la Politica di vicinato;
– Didier Reynders (Belgio, ALDE) è commissario per la Giustizia, nel suo paese è stato ministro delle Finanze e degli Esteri;
– Nicolas Schmit (Lussemburgo, PSE) è commissario per il Lavoro, dovrà gestire le tematiche riguardanti l’occupazione e il welfare;
– Janusz Wojciechowski (Polonia, ECR) è commissario per l’Agricoltura, negli ultimi tre anni è stato revisore alla Corte dei Conti Europea. Il suo nuovo portafoglio compre il 44% del bilancio dell’Ue;
– Elisa Ferreira (Portogallo, PSE) è commissario alle Riforme e alla Coesione, cioè a colmare le differenze fra i paesi membri in merito allo sviluppo;
– Marija Gabriel (Bulgaria, PPE) è commissario per l’Innovazione e la Gioventù, con accento sull’occupazione, la ricerca e la scienza;
– Stella Kyriakidou (Cipro, PPE) è commissario per la Salute, ma si dovrà occupare anche dei diritti dei consumatori;
– Kadri Simson (Estonia, ALDE) è commissario per l’Energia, è stata ministro agli Affari Economici e alle Infrastrutture nel proprio paese;
– Jutta Urpilainen (Finlandia, PSE) è commissario per le Partnership Internazionali, in Finlandia è stata vice primo ministro e ministro delle Finanze;
– Virginijus Sinkevičius (Lituania, Indipendente) è commissario per l’Ambiente e gli Oceani. Nonostante la giovane età (28 anni) è stato ministro dell’Economia e dell’Innovazione;
– Helena Dalli (Malta, PSE) è commissario per la Parità di Genere, già ministro al Dialogo Sociale;
– Adina Vălean (Romania, PPE) è commissario ai Trasporti, in passato è stata la vicepresidente del Parlamento Europeo;
– Janez Lenarčič (Slovenia, Indipendente) è commissario per la Gestione della Crisi, in Slovenia è stato segretario di Stato agli Affari Europei.

Nel suo intervento von der Leyen ha ribadito il suo impegno per un’Europa più “green”, ed ha fatto notare che “Venezia è sott’acqua, non un minuto da perdere nella lotta contro il cambiamento climatico. Vediamo le foreste in Portogallo colpite da incendi, la siccità in Lituania. E’ successo anche in passato, ma non possiamo perdere neanche un secondo”.
Ringraziando per il voto, ha affermato che ”Siamo pronti, ora sostenetemi. Mettiamoci a lavorare insieme per un nuovo inizio dell’Europa”, per raggiungere entro metà secolo la neutralità climatica. La sua idea è quella di un’Europa “equa ed inclusiva”, ed ha sottolineato che “Noi ci candidiamo a essere un soggetto in grado di definire gli standard globali”. Gli accordi commerciali, che si fonderanno su condizioni paritarie del mercato, dovranno per la von der Leyen contenere “parte sulla sostenibilità ambientale”. Ha quindi parlato dei rapporti con gli Usa e con gli altri paesi indicando che bisogna puntare a “costruire un migliore ordine globale”, e anche se “ci sono problemi” con gli Usa, “i nostri legami hanno superato tante prove”. “Il mondo – ha insistito von der Leyen – vuole che l’Europa abbia un ruolo guida e sia una forza motrice nei rapporti internazionali: dobbiamo far vedere ai nostri partner delle Nazioni Unite che possono fare affidamento su di noi”.

Paolo Gentiloni. (Foto Notizie Geopolitiche / EO).