Ue. La Bce lascia invariati i tassi

di Davide Delaiti –

Il capo della Bce Mario Draghi ha comunicato oggi che i tassi di interesse rimarranno invariati allo 0,25%, sebbene l’inflazione europea sia per la prima volta dopo quattro anni oltre il 2%; il tasso principale rimane fermo al minimo storico dello 0,00%, quello sui depositi bancari a -0,40%.
Draghi, che così intende sostenere la crescita nell’area Ue, è tuttavia sotto attacco innanzitutto dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Shaeuble, il quale ha affermato che “le misure di politica fiscale e monetaria hanno raggiunto il limite”, ma per il presidente della Banca centrale “Il rischio di deflazione è praticamente sparito, ma siamo ancora lontani dal poter cantare vittoria”.
Le cose sembrano comunque andare meglio, e gli oltre quattro milioni di posti di lavoro creati rappresentano “la risposta a chi temeva che il quantitative easing avrebbe creato iniquità” . Poiché “nulla è più equo del creare posti di lavoro”.
Riferendosi ai partiti euroscettici, Draghi ha spiegato che “Guardiamo a questi sviluppi con grande attenzione, ma senza alcuna ansietà”, anche perché “l’euro è irrevocabile” e “oltre il 70% della popolazione dell’Eurozona sono a favore della permanenza nell’euro, con tendenza in rialzo”.