Ue. Le varianti del Covid-19: aumentano i contagi in Europa

di Alberto Galvi –

La scorsa settimana l’Unione Europea ha registrato un milione di nuovi casi di Covid-19, con un aumento del 9 per cento rispetto alla settimana precedente.
La variante trovata per la prima volta nel Regno Unito ha posto fine a un calo di sei settimane di nuove infezioni e si sta diffondendo in modo significativo in 27 Paesi europei monitorati dal WHO (World Health Organization).
Questa variante è dominante in almeno 10 Paesi: Regno Unito, Danimarca, Italia, Irlanda, Germania, Francia, Olanda, Israele, Spagna e Portogallo. La situazione è disastrosa anche nella Repubblica Ceca e in Slovacchia, mentre la Polonia sta aprendo ospedali temporanei e imponendo un blocco parziale a causa della variante inglese, la quale è ora dominante anche in Austria.
L’esperienza delle restrizioni diffuse attuate nel Regno Unito sono viste con ottimismo, sottolineando che l’introduzione del vaccino ha contribuito a ridurre i contagi da le varianti in quel Paese e in Israele. 
La variante britannica è dominante anche in Francia, costringendo al lockdown la città di Nizza in Costa Azzurra e il porto settentrionale di Dunkerque.
Nella regione francese della Mosella, che confina con Germania e Lussemburgo è emersa la variante sudafricana la quale è oggi presente in 26 Paesi europei, ed è motivo di particolare preoccupazione a causa dei dubbi sull’efficacia degli attuali vaccini contro di essa. La variante sudafricana è stata rilevata in modo pesante nel Land austriaco del Tirolo. La variante brasiliana è stata rilevata in 15 Paesi europei e sembra essere in grado di reinfettare le persone.
L’WHO sta lavorando per rafforzare la sorveglianza genetica necessaria per tracciare le varianti in tutto il continente. Questa emergenza è politicamente ed economicamente deleteria per i governi europei, almeno fino a quando i vaccini non saranno distribuiti in modo massiccio. La somministrazione dei vaccini nell’Ue è in forte ritardo rispetto a Usa e Regno Unito principalmente a causa di problemi di approvvigionamento.