Ue. L’Europarlamento, ‘pronti a sospendere i processi di adesione della Turchia’

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Il Parlamento europeo ha votato oggi (477 voti favorevoli, 64 voti contrari e 97 astensioni) una risoluzione con la quale la Commissione viene invitata a sospendere senza indugio i negoziati di adesione deòla Turchia se il pacchetto di riforme costituzionali verrà attuato senza modifiche”.
La nuova Costituzione turca, approvata con il controverso referendum del 16 aprile, prevede infatti una forte espansione dei poteri presidenziali ai danni delle istituzioni democratiche, e già il presidente turco Recep Tayyp Erdogan si è espresso per la reintroduzione della pena di morte, cioè quanto più di antieuropeo possa esservi.
I deputati hanno inoltre affermato che vi è indubbiamente stata una reazione spropositata al tentato golpe del 15 luglio 2016, vero o presunto che sia stato, con decine di migliaia di giornalisti, insegnanti, magistrati, militari, funzionari e persino diplomatici arrestati con l’accusa di gulenismo, cioè di essere membri della rete dell’imam Fethullah Gulen, autoesiliatosi negli Usa.
La riapertura dei processi di adesione della Turchia all’Unione Europea è uno dei punti dell’accordo sui migranti, insieme al versamento di 3 miliardi da parte di Bruxelles (250 milioni la parte dell’Italia, ma la cifra complessiva potrebbe arrivare a 6 miliardi) e alla sospensione dei visti per i cittadini turchi diretti nell’Unione, punto mai entrato in vigore anche per il rischio che possano giungere elementi dei 10mila foreign fighters con cittadinanza turca recatisi a combattere con l’Isis in Siria e in Iraq.
La risoluzione riconosce l’importanza strategica delle buone relazioni tra l’Ue e la Turchia e del proseguimento di un dialogo costruttivo e aperto al fine di affrontare le sfide comuni, quali la migrazione, la sicurezza e il terrorismo, ed i deputati sostengono la modernizzazione dell’unione doganale, ma hanno chiesto di integrare una clausola che renda i diritti umani e le libertà fondamentali uno dei presupposti essenziali per un nuovo accordo.
La relatrice, l’eurodeputata olandese Kati Piri, ha affermato che “Questo Parlamento parla con una voce univoca e chiara nel condannare il serio declino del governo turco sui valori democratici e continua a sostenere la popolazione turca, ovvero i milioni di persone che vorrebbero continuare a vedere l’Ue come ancora per le riforme nel loro paese. Insieme a te (popolo turco) speriamo che “Adalet” (la giustizia) tornerà presto in Turchia”.
La procedura per la sospensione dei colloqui d’adesione all’Ue è definita nell’articolo 5 del quadro negoziale per la Turchia, in cui si prevede che “in caso di violazione grave e persistente da parte della Turchia dei principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto su cui si fonda l’Unione, la Commissione, di sua iniziativa o su richiesta di un terzo degli Stati membri, raccomanderà di sospendere i negoziati e proporrà le condizioni per la loro eventuale ripresa”.