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Vi sono stati poveri che incoraggiano l’immigrazione irregolare in Europa o comunque che ne traggono beneficio. Le rimesse, cioè il denaro che gli immigrati inviano alle loro famiglie, rappresentano in diverse occasioni denaro liquido che entra nei paesi, sia esso denaro proveniente da attività lecite che illecite. Si tratta di un fenomeno tutt’altro che secondario, se si pensa al caso più evidente della Somalia, dove le rimesse rappresentano il 40% del Pil, ma anche di altri paesi come la Tunisia, dove rappresentano il 5,50% del Pil. I paesi europei dove il rapporto tra rimesse in uscita e Pil è più alto sono Lussemburgo (19,4%), Malta (3,5%) e Cipro (3,3%). Le rimesse in uscita dall’Italia sono pari a 6,77 miliardi di euro.
La questione delle rimesse è uno dei motivi alla base dell’immigrazione in Europa
Il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas e la commissaria agli Affari interni Ylva Johansson hanno reso noto oggi un nuovo piano di contrasto al traffico di migranti attraverso la cooperazione con i paesi di provenienza, il quale prevede anche misure contro le le autorità che incoraggiano le partenze.
L’operazione annunciata dalla Commissione potrebbe iniziare con la Bielorussia, per la quale vi è la proposta di sospensione dei visi facilitati per i funzionari governativi.
