UE. Parlamento ratifica messa al bando entro 2030 dei supergas refrigeranti

TMNews –

parlamento ueOggi il Parlamento Europeo in seduta a Strasburgo ha ratificato definitivamente l’accordo raggiunto in dicembre tra i paesi membri per l’eliminazione progressiva, entro il 2030, dei supergas ad effetto serra usati come refrigeranti nei nostri frigoriferi, condizionatori e nelle schiume isolanti.
Gli HFC, (idrofluorocarburi) sono gas introdotti a fine degli anni ’80 per sostituire i precedenti CHFC, riconosciuti responsabili del buco dell’ozono. Ben presto però è divenuto evidente come anche gli HFC fosse un serio problema per il clima del pianeta perché il loro potenziale climalterante è di molto superiore a quello della CO2, ed il loro uso è in fortissima espansione in tutto il mondo.
Legambiente ha espresso la propria soddisfazione per l’accordo raggiunto, che rappresenta una vittoria del fronte ambientalista soprattutto in considerazione della fortissima azione di lobby da parte delle grandi multinazionali della chimica, che hanno sempre sostenuto l’insostituibilità degli HFC.
Proprio il nostro paese, invece, secondo Legambiente, vanta decine di aziende pioniere e leader di mercato che lavorano con gas di origine naturale e privi di brevetti internazionali, e forse per questo tanto osteggiati. “Questo è un segnale importantissimo nella lotta ai cambiamenti climatici – ha dichiarato Davide Sabbadin di Legambiente, aggiungendo – perché dopo tanti nulla di fatto nei vertici internazionali, l’Unione Europea riprende la leadership e lancia un segnale molto incoraggiante che può diventare un catalizzatore nei negoziati mondiali contro gli HFC, puntando a evitare al 2050 emissioni equivalenti a 100 miliardi di tonnellate di CO2 a livello planetario”.
Il nuovo regolamento prende le mosse dalla revisione del precedente, datato al 2006, e prevede la progressiva riduzione del 79% degli HFC al 2030, con tetti di immissione nel mercato annuali.
Una misura necessaria perché pur rappresentando “solo” il 2% delle emissioni totali dell’UE, senza interventi gli HFC avrebbero potuto arrivare a contare fino al 40% delle emissioni complessive UE al 2050, in virtù della continua crescita del loro uso.
Oltre al progressiva diminuzione sul mercato, Legambiente è particolarmente soddisfatta del fatto che l’Ue abbia deciso di proibirne l’impiego in alcuni settori specifici, in particolar modo nella refrigerazione commerciale (supermercati, negozi, magazzini) e che gli HFC più pericolosi (con oltre 2.500 volte la capacità climalterante della CO2) non potranno più essere usati per la manutenzione e la ricarica dei frigoriferi esistenti a partire già dal 2020. “La norma sta già influenzando simili processi legislativi in altre aree del mondo, come gli Stati Uniti – ha concluso Sabbadin – e le oltre 400 aziende europee che lavorano già con gas green potranno solo beneficiare dell’apertura del mercato alle soluzioni tecnologiche in cui eccellono, con ulteriori vantaggi per l’economia italiana”.