Ue. Sassoli, ‘Il futuro della Bielorussia può essere deciso solo dai suoi cittadini’

di Maurizio Molinari * –

Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli è intervenuto oggi in ocacsione della riunione straordinaria del Consiglio europeo sulla situazione in Bielorussia. Nel corso del suo intervento Sassoli ha spiegato che “Il futuro della Bielorussia può essere deciso solo ed esclusivamente dai suoi cittadini nel quadro della normale dinamica democratica e nel rispetto delle libertà, non sarebbero tollerabili interventi esterni nella crisi che attraversa il paese”.
“I timori di una escalation di attività repressive e militari sono molto forti e a quanti credono di poterci dividerci voglio dire subito che non vi sono europei tranquilli: tutti gli europei sono preoccupati, allarmati e i nostri sentimenti saranno confermati anche nelle conclusioni di questo Consiglio”, ha detto il rpesidente dell’Europarlamento, il quale ha aggiunto che “Penso siate tutti d’accordo che sia nostro compito fare il possibile per fermare questa violenza, e consentire che i responsabili rispondano delle loro azioni davanti alla giustizia”.
“A Minsk – ha continuato – e nelle altre città, cittadine e cittadini si battono per valori che conosciamo bene, perché sono a fondamento della nostra Unione: dignità della persona, rispetto dei diritti umani, libertà, democrazia”, per cui “Ritengo che sia nostro dovere, non solo come vicini e amici, ma soprattutto come rappresentanti di istituzioni democratiche aiutare i cittadini bielorussi nel loro cammino verso la loro autodeterminazione e decidere con fermezza le conseguenze per coloro che commettono violenza”. “Dobbiamo farlo – ha insistito Sassoli -, non solo perché le nostre opinioni dell’est e dell’ovest dell’Ue, si aspettano questo da noi, ma anche perché non sarebbe tollerabile restare spettatori inermi o distratti su quanto accade ad un popolo amico al di là della nostra frontiera”.
Sassoli ha poi aggiunto che “Abbiamo un compito: sostenere la richiesta dei cittadini di poter svolgere al più presto nuove elezioni e garantire che gli atti di violenza e tortura siano accertati e puniti”, “Dobbiamo insistere attraverso tutti i canali affinché i prigionieri arrestati dopo il 9 agosto vengano rilasciati, riabilitati e risarciti”.
“L’adozione di misure sanzionatorie – ha poi detto – è un importante strumento a disposizione dell’Unione Europea e il Parlamento invita il Consiglio a farvi ricorso al più presto per accertare e punire le gravi violazioni dei diritti umani, considerando anche l’opportunità di intervenire congelando il patrimonio di coloro che stanno abusando del loro potere e violando le libertà fondamentali dei cittadini”.
“Siamo profondamente preoccupati – ha concluso – per la violazione dei diritti umani e crediamo che l’unica via da seguire sia quella del dialogo con tutti gli attori nazionali e internazionali per trovare una soluzione pacifica”.

* Responsabile Media del Parlamento europeo in Italia.