Unità di crisi verifica su italiani in Burkina Faso

Farnesina

farnesinaDalla sua immediata attivazione a seguito dell’attacco terroristico nella capitale del Burkina Faso, la Farnesina ha effettuato verifiche su circa 100 connazionali che risultavano presenti nella capitale, per accertarne l’incolumità e prestare assistenza.
Le informazioni acquisite hanno consentito di confermare che il figlio minore di circa nove anni del titolare italiano del ristorante Cappuccino, signor Gaetano Santomenna, si trovasse all’interno del locale al momento dell’assalto insieme a sua madre, cittadina straniera.
Le operazioni formali di riconoscimento dei corpi delle numerose vittime dell’attentato sono tuttavia ancora in corso da parte delle autorità del Burkina Faso, e potrebbero durare a lungo in considerazione dell’elevato numero di vittime di vari paesi coinvolti. Esse vengono seguite direttamente dal nostro Console Onorario e da personale dell’Ambasciata in Costa d’Avorio (competente per il Burkina Faso) che hanno assicurato Costante assistenza al connazionale e alla sua famiglia fin dai momenti successivi all’evento.