Usa. Gli accordi di Washington con la Micronesia le Isole Marshall in chiave anti cinese

di Alberto Galvi

Gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo con la Micronesia per rinnovare legami politici e di sicurezza vecchi di decenni. Funzionari del Dipartimento di Stato hanno affermato che a Pohnpei sono stati firmati tre documenti, che segnalano l’estensione di un accordo ventennale che offre alla nazione insulare sicurezza e garanzie di bilancio.
In cambio Washington guadagna influenza e il diritto di localizzare strutture militari in una fascia del Pacifico centrale. La firma degli accordi sarà un duro colpo per la Cina, che ha compiuto uno sforzo concertato per aumentare la propria influenza in Micronesia, suscitando inquietudine in alcuni politici locali. Mentre la Cina tenta di costruire un’influenza nella regione, l’allora presidente micronesiano David Panuelo a marzo ha accusato la Cina di corruzione, provocazioni e spionaggio. Panuelo ha affermato che i suoi colleghi di gabinetto hanno trasmesso registrazioni di incontri bilaterali direttamente alla Cina e che i funzionari sono stati corrotti.
Accordi simili con le Isole Marshall sono stati più difficili a causa dell’eredità dei test nucleari sull’arcipelago del Pacifico più di 70 anni fa. Gli Stati Uniti hanno fatto esplodere 67 bombe nucleari nelle Isole Marshall tra il 1946 e il 1958, e gli effetti sulla salute e sull’ambiente si fanno sentire ancora oggi.
I negoziatori delle Isole Marshall vogliono innanzitutto che gli Stati Uniti paghino una parte maggiore del risarcimento assegnato dal Tribunale internazionale per le conseguenze delle esplosioni nucleari, per un totale di poco più di 3 miliardi di dollari, di cui finora circa 270 milioni sono stati pagati. L’accordo delle Isole Marshall scade alla fine del 2023.
Gli Stati Uniti stanno cercando di allontanare le nazioni insulari del Pacifico dai legami di sicurezza con la Cina, dopo che Pechino lo scorso anno ha stretto un patto di sicurezza con le Isole Salomone e mentre aumentano le tensioni su Taiwan.