di C. Alessandro Mauceri –
Torna la pena di morte in Nebraska. Nei giorni scorsi in nove stati degli Usa, oltre alle presidenziali si è votato anche per diversi referendum, tra cui quelli su eutanasia, pena di morte, armi da fuoco e legalizzazione della marijuana per uso ricreativo.
Dopo la decisione di abolirla di poco più di un anno fa, in Nebraska è stata decisa la reintroduzione della pena di morte. Questo cambio di rotta è stato deciso a seguito di un referendum per il quale i sostenitori del ritorno alla pena di morte avevano raccolto ben 116mila firme. Decisiva la posizione del governatore repubblicano Pete Ricketts, convinto sostenitore della pena capitale. Anche se in questo stato l’ultima esecuzione capitale risale al 1997, attualmente in attesa di essere uccise, nel braccio della morte, ci sono 10 persone.
“All’apparenza passa alla storia solo la vittoria di Trump, ma l’election day nordamericano ci ha oggi consegnato anche due decisioni prese dagli elettori che segnano un significativo arretramento per la centralità del rispetto della dignità umana e della sua fragilità: il suicidio assistito in Colorado ed il ripristino della pena di morte in Nebraska”, ha detto il presidente nazionale di Scienza e Vita e prorettore dell’Università Europea di Roma Alberto Gambino. “Si tratta di due scelte, facce della stessa medaglia: il potere dello Stato di porre termine ad un’esistenza umana”.
Oltre al Nebraska altri due stati, California e Oklahoma, hanno votato per la pena di morte. In Oklahoma, alla pena capitale è stata conferita protezione costituzionale dopo che il procuratore generale dell’Oklahoma aveva sospeso le esecuzioni lo scorso anno. In poche parole i giudici non possono più dichiarare la pena di morte “punizione crudele e insolita” (cruel and unusual punishment, una categoria di pena eccessivamente severa vietata dall’Ottavo emendamento della Costituzione americana). In California, che ospita circa il 25% dei detenuti nel braccio della morte di tutto il paese, gli elettori hanno respinto la “Proposition 62”, la legge che sostituiva la pena di morte con l’ergastolo.
Secondo Amnesty International, nel 2015 negli Stati Uniti sarebbero state eseguite 28 sentenze di morte in sei stati: Texas (13), Missouri (6), Georgia (5), Florida (2), Oklahoma (1), Virginia (1). Negli Usa sono 2.851 i condannati a morte in attesa di esecuzione: 746 in California, 389 in Florida, 250 in Texas, 185 in Alabama e 181 in Pennsylvania.