Usa. Sanzioni all’Iran: Trump promette ripercussioni per chi compra gas e petrolio

Mogherini, ‘proteggeremo gli operatori economici europei e i canali commerciali’.

di Guido Keller

Dovrebbero essere reintrodotte il 5 novembre le sanzioni Usa nei confronti dell’Iran, rimosse gradualmente a partire dal 2015 con l’accordo sul nucleare sottoscritto, oltre che dagli Usa, anche da Francia, Russia, Cina, Gb e Germania.
Fin dalla campagna elettorale Donald Trump aveva affermato l’intenzione di uscire dal Jpcoa definendo un errore quanto era riuscito a fare il predecessore Barak Obama insieme agli altri leader firmatari, ma al momento l’iniziativa statunitense continua ad essere isolata. Per questo motivo gli Usa colpiranno chi coopera con l’Iran nel settore energetico e in quello finanziario, nell’import – export e quindi, come hanno spiegato il segretario di Stato Mike Pompeo e quello del Tesoro Steve Mnuchin, gli operatori delle spedizione marittime e dei porti.
Saranno esenti 8 paesi, che però dovranno ridurre le importazioni di petrolio e di gas entro un certo periodo di tempo, ma la lista sarà resa nota solo settimana prossima. Al momento pare certo che l’Unione Europea non sarà esente, per cui gli Usa potrebbero arrivare a ritorsioni nel momento in cui non venissero interrotti di rapporti commerciali con la Repubblica Islamica.
La Pesc Federica Mogherini ed i ministri delle Finanze di Germania, Francia e Gb hanno emesso una nota congiunta in cui si legge la forte condanna nei confronti della decisione Usa di reintrodurre le sanzioni, anche perché “l’Aiea (l’Agenzia internazionale per l’energia atomica) ha confermato in dodici rapporti consecutivi che l’Iran si attiene ai suoi impegni ai sensi dell’accordo” e “ci aspettiamo che continui ad attuare integralmente tutti i suoi impegni sul nucleare, come stabilito nel Jcpoa”.
Per questo motivo l’Unione Europea continuerà ad impegnarsi a “proteggere gli operatori economici europei” e a mantenere aperti i “canali finanziari effettivi con l’Iran” e le “esportazioni di petrolio e gas”.
Il comunicato congiunto sottolinea poi che il Jpcoa “è un elemento chiave dell’architettura di non-proliferazione nucleare e della diplomazia multilaterale” ed “è cruciale per la sicurezza dell’Europa, della regione e del mondo intero”.
La Guida suprema iraniana Ali Khamenei ha commentato via Twitter la decisione Usa sottolineando che “Questo nuovo presidente Usa ha screditato quello che rimaneva del prestigio dell’America e quello della liberaldemocrazia”, ed “Anche l’hard power americano, cioè la sua potenza economica e militare, è in declino”.
Il portavoce del ministero degli Esteri, Bahram Qassemi, ha spiegato su Irib tv che “Non c’è motivo di preoccuparsi. Dovremo aspettare e constatare che gli Stati Uniti non sono in grado di mettere in pratica alcuna misura contro la grandiosa e coraggiosa Nazione iraniana”. “Sembra – ha continuato – che gli Usa non siano più in grado di mettere sotto pressione i Paesi e le aziende. Noi siamo in grado di gestire le questioni economiche del nostro Paese”.

Federica Mogherini. (Foto Notizie Geopolitiche).