Venezuela. Guaidò determinato: prende il controllo dei beni all’estero

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Dopo che la Gran Bretagna ha bloccato su richiesta dell’autoproclamato presidente del Venezuela Juan Guaidò 1,3 miliardi di dollari in oro della riserva del paese (8 mld) chiesti da Nicolas Maduro, il 35enne ormai ex presidente dell’Assemblea Nazionale ha annunciato la presa di controllo dei beni all’estero. Lo ha reso noto lo stesso Guaidò, annunciando che “A partire da questo momento iniziamo progressivamente e in maniera ordinata a prendere il controllo degli interessi della nostra Repubblica all’estero”.
Contestualmente gli Usa, su iniziativa del senatore repubblicano Marco Rubio, hanno annunciato sanzioni nei confronti del governo Maduro inserendo nella black list la Citgo, azienda statale del petrolio (controllata dagli Usa) e della Pdvsa, altra azienda petrolifera dello stato venezuelano.
Guaidò ha reso noto la nomina di nuovi board delle due aziende al fine di “consentire alla nostra industria di intraprendere il cammino per uscire da questo momento buio”.
Ha poi annunciato di aver “disposto il trasferimento dei conti correnti della repubblica sotto il controllo dello Stato e delle sue legittime autorità”, cioè del suo governo, per “evitare che l’usurpatore e la sua cricca raschino il fondo del barile rubando soldi ai venezuelani per finanziare delitti e per torturare il nostro popolo”.
Furente Maduro, che ha accusato gli Usa di voler appropriarsi interamente della Citgo.