Yemen. Raid saudita centra una scuola, 10 bambini uccisi. Ma la coalizione parla di ‘campo di addestramento’

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Yemen houthi bombardamentoDieci bambini sono rimasti uccisi e 28 sono stati feriti ieri in un bombardamento della coalizione anti-houthi a guida saudita, nello Yemen.
La cosa è stata resa nota dal portavoce di Medici senza Frontiere Malak Shaher, il quale ha spiegato che “Nella nostra struttura sono arrivati 10 bambini uccisi e 28 feriti, tutti sotto i 15 anni, vittime dei raid aerei della coalizione araba su una scuola coranica di Haydan”, nella provincia settentrionale di Saada.
La coalizione a guida saudita ha tuttavia negato che l’obiettivo fosse una scuola, indicando che ad essere centrato dalle bombe è stato un campo di addestramento per bambini-soldato, “ribelli sostenuti dall’Iraq”.
I raid dei sauditi sostengono le operazioni dell’esercito del presidente riconosciuto Abd Rabbo Mansour Hadi, il quale oggi controlla l’area di Aden.
Il golpe dei ribelli sciiti houti, dietro al quale vi sarebbe l’Iran (che però nega), è arrivato nel gennaio 2015 dopo che per mesi avevano chiesto invano alcuni riconoscimenti come l’inserimento di 20mila appartenenti alla minoranza sciita nelle forze armate governative, l’assegnazione di 10 ministeri e l’inclusione nella regione di Azal, di Hajja e dei governatorati di al-Jaw. Gli houthi sostengono l’ex presidente Ali Abdallah Saleh.
Sono oltre 8mila le vittime del conflitto, per lo più civili, un numero salito in modo verticale dopo che la coalizione della Lega Araba a guida saudita ha intensificato i raid, evidentemente non proprio “chirurgici”.
La mediazione Onu ad opera di Ismail Ould Cheik Ahmed è fino ad oggi fallita, ma ha permesso effimere tregue utili per portare aiuti umanitari alla popolazione.
La coalizione a guida saudita vede partecipare in sostegno di Mansour Hadi Egitto, Sudan, Giordania, Marocco, Bahrain, Qatar e Emirati Arabi Uniti.